FAMIGLIE ITALIANE in CADUTA libera.

L’italico popolo è abituato, da oltre trent’anni, e in particolare dal nefasto 2012 con i provvedimenti del governo Monti e la manovra “lacrime e sangue“, a subire pesanti sacrifici, vedendo svanire il sogno di un lavoro sicuro, di una casa e dei risparmi di una vita. Tuttavia, il vero attacco alle famiglie italiane è iniziato nel 2022, con lo scoppio della guerra in Ucraina, o invasione russa. L’aumento dei prezzi dei beni di consumo in Italia, dal 2020 a oggi, è stato influenzato da diversi fattori, tra cui la pandemia, la crisi energetica e l’inflazione. Già nel 2021, l’inflazione ha cominciato a crescere moderatamente, ma è esplosa nel 2022, principalmente a causa della guerra in Ucraina, che ha provocato un aumento significativo dei costi energetici. Il picco dell’inflazione è stato raggiunto nell’autunno di quell’anno, con un aumento annuo vicino al 12%. In particolare, i prezzi dell’energia hanno visto rincari più consistenti, con aumenti del gas e dell’elettricità fino al 57% in alcuni mesi. Anche altri settori, come i trasporti, hanno registrato un incremento dei prezzi del 15%. Nel 2023, l’inflazione ha cominciato a stabilizzarsi, seppur mantenendosi su livelli elevati. I prezzi dei beni di largo consumo, come gli alimentari e i prodotti per la cura della persona, sono aumentati in media rispettivamente dell’8,9% e del 7%, con un fatturato complessivo per le aziende quasi sempre straniere superiore ai 134 miliardi di euro. Nonostante l’erosione del potere d’acquisto, il volume delle vendite di questi beni è rimasto relativamente stabile. Nel 2024, l’inflazione sembra aver rallentato ulteriormente, ma i prezzi restano comunque al di sopra dei livelli pre-pandemia. Il settore alimentare ha registrato un aumento dei prezzi del 23% tra il 2021 e marzo 2024, e settori come i trasporti e l’energia continuano a mantenere costi significativamente più alti rispetto al periodo pre-crisi. Uno dei fattori che sta incidendo in maniera devastante sui risparmi delle famiglie, per chi ne ha, sono le bollette energetiche. In particolare, il costo del trasporto dell’energia e gli oneri aggiuntivi sulle bollette, soprattutto quelle elettriche, sono aumentati di oltre il 108% nel periodo che va dal 2021 al 2023. Sul fronte occupazionale, solo nel 2023 si sono persi più di posti di lavoro e si sono verificati circa fallimenti aziendali. In conclusione, la situazione attuale della società italiana è tutt’altro che rassicurante; al contrario, appare profondamente preoccupante. La salvezza di molte giovani famiglie con figli a carico dipende sempre più dalle pensioni dei genitori e in alcuni casi anche dei nonni. Le fonti usate per questo servizio provengono da un report della Banca d’Italia del 2022 pubblicato dall’agenzia di stampa ANSA, da Startmag e SkyTG24 e Cribis. Stefano Baciolini
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