ROSINA FUMO VIENE IN CITTA PER FARSI IL CORREDO (1972)

Fidanzata con Sandrone, in partenza per gli obblighi di leva, la campagnola abruzzese Rosina Fumo ottiene dalla mamma il permesso di recarsi a servizio a Roma allo scopo di riempire i mesi di attesa del matrimonio con il guadagno del denaro sufficiente a farsi il corredo. La raccomandazione del parroco permette alla ragazza di ottenere il posto da una zitella che mantiene presso di sé il nipote universitario Francesco. Questi, conquistato ben presto dalle grazie e dalla fresca innocenza della provinciale, abbandona l’amante Bruna all’amichetto Marietto; quindi si dedica alla servetta. Rosina viene toccata nell’animo; ma non lo vuole confessare neppure a se stessa e, inoltre, teme le minacce di morte pronunciate da Sandrone. Lo studentello, deciso alla conquista, riesce a portare con sé alla villa la domestica e quattro compagni corrotti: Bruna e Marietto, Mara e Filippo. Francesco riesce a violentare Rosina. Quando sta per ripetere l’ignobile impresa, Sandrone, in licenza, raggiunge
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