Bongiovanni: ’’Paolo Borsellino venne ucciso perché poteva cambiare le sorti dell’Italia’’

Intervista al direttore di ANTIMAFIADuemila all’evento ‘L’incubo di una guerra mondiale e le mafie’ Le mutazioni della mafia nella scacchiera internazionale; le riforme della giustizia ’ammazza – indagini’ sui colletti bianchi; la ricerca della verità sui mandanti esterni delle stragi e il rischio ormai imminente di una Terza Guerra Mondiale. Sono questi alcuni degli argomenti affrontati nell’intervista al direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovanni. Sono molti i segreti che ancora oggi orbitano attorno allo Stato italiano: dal battesimo ‘stragista’ della Repubblica alla strage di Portella della Ginestra del primo maggio 1947 fino alle stragi del ’92-’94. Alcuni di questi riguardano certamente la strage di via d’Amelio del 19 luglio 1992 in cui venne ucciso il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta: “Borsellino - ha detto il giornalista - aveva la possibilità di cambiare le sorti di 60 milioni di persone“, quindi anche “dell'
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