Eppure Soffia - Pierangelo Bertoli

EPPURE SOFFIA Testo e musica di Pierangelo Bertoli. Come raccontò Pierangelo, le registrazioni iniziarono il 4 ottobre del 1976, ed il 5 novembre, giorno del suo compleanno, Bertoli si recò a rinnovare la carta d’identità, che venne inserita sulla copertina del disco. La canzone parla della stupidità dell’uomo, dell’inquinamento e della follia della guerra. Nelle varie analisi del testo che ho letto, la frase “Eppure il vento soffia ancora…” è spesso interpretata come una speranza per il futuro dell’umanità. Credo che la speranza sia invece per il futuro del nostro pianeta, dopo la scomparsa dell’uomo per autodistruzione. Il brano racconta sicuramente dell’esplosione sull’atollo di Bikini del 1° marzo 1954, che causò una colonna di fumo di 40 chilometri di altezza con una potenza di 15 megatoni, mille volte più potente delle bombe di Hiroshima e Nagasaki … “Un’isola intera ha trovato nel mare una tomba…” La contaminazione trasformò in un inferno le celebri spiagge, abitanti raggiunti dalle piogge radioattive ne subirono le conseguenze. Qggi, dopo quasi settant’anni, l’atollo è ancora una terra off-limits per l’uomo. La natura si è impossessata nuovamente delle spiagge e del fondale marino, ma le cicatrici delle operazioni militari degli Stati Uniti sono ancora ben visibili. “Eppure il vento soffia ancora…” In questa canzone, già 46 anni fa Pierangelo Bertoli descriveva i mali causati dall’uomo alla natura in modo molto più efficace di tutti gli pseudo-ambientalisti di oggi.
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