Il ciclo dei mesi nel Castello del Buonconsiglio a Trento

Il Ciclo dei mesi è una delle testimonianze più importanti della pittura gotica internazionale. Il grande calendario illustrato, commissionato dal principe-vescovo Giorgio di Liechtenstein a un ignoto artista boemo, documenta le attività dei contadini e gli svaghi dei nobili nel trascorrere delle stagioni. Le rappresentazioni dei mesi si snodano sulle pareti di una sala di Torre Aquila, un’antica porta cittadina trasformata dal vescovo di Trento in dimora privata e quindi unita al castello da un passaggio coperto. Le colonnine dipinte che incorniciano gli undici riquadri (uno è andato perduto) e che sembrano sorreggere il soffitto della stanza, sono un “trucco“ del pittore per trasformare lo spazio: la camera ci appare infatti come una loggia aperta sui quattro lati, da cui lo sguardo può spaziare in ogni direzione su un paesaggio che si trasforma di continuo. In questo modo chi osserva gli affreschi ha davvero l’idea del mutare della natura con il passare dei mesi e del ricorrere ciclico delle stagioni. Fra
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