Booktrailer Voce del verbo essere di Riccardo Fiore

Come chiunque altro, uno qualsiasi fra i tanti glabri primati da strapazzo, prima di diventare un uomo di buzzo, uno spregiudicato militante della vita, degno del rispetto di sé, Renato Caffarelli ne deve fare di strada. Un cammino incerto, a capriole e sobbalzi, dall’infanzia alla giovinezza, col suo fisiologico armamentario di preziosi quanto vani sentimentalismi, dalla liberazione della zavorra emotiva alla scoperta del preminente, forse unico, interlocutore esistenziale, nella fascinosa ed eloquente figura dell’entità glutea. E se le consuete traversie non bastano a svagare il prossimo, l’estraneo e se stesso, siccome la ricerca della felicità è una stregoneria dalla quale gli è arduo riscattarsi, s’ingegna di perseguirla varcando spudoratamente le frontiere, geografiche, sociali, biologiche e morali. È un percorso, malgrado l’imbarazzo, condotto con tenacia sul filo del rasoio dell’ambiguità nel concetto d’individuo e nella percezione del reale.
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