Con l’Eurofollia Case Green in molti dovranno vendere casa. Strategia o conseguenza?

#eurofollia #casegreen #diegosantichannel La famosa Direttiva Europea Case Green chiamata con l’acronimo EPBD che significa “Energy Performance of Buildings Directive” è principalmente basata sulla certificazione energetica degli edifici e viene istituito l’obbligo di passaporto di ristrutturazione. L’obbiettivo, oramai noto è quello di migliorare la prestazione energetica dei fabbricati sino ad emissioni zero entro il 2050. In via sintetica, per le nostre abitazioni private, le scadenze più imminenti sono il 2030 e 2033, date in cui i nostri fabbricati dovranno raggiungere la classe F entro il 2030 e la classe D entro il 2033. Gradualmente tutti i fabbricati dovranno essere dotati, ove tecnicamente e normativamente possibile, di impianti fotovoltaici e solare termico, oltre a tutte le restanti attività esecutive atte ad impedire ai fabbricati la dispersione termica, compromettendo, sotto certi punti di vista l’aria ambientale che respireremo dentro le nostre case che sarà di pessima qualità, senza apposita e costosa domotica di purificazione dell’aria che saremo costretti a predisporre. La normativa prevede che dovrà essere catalogato il patrimonio edilizio nazionale, inserendo nel 15% le abitazioni con le prestazioni peggiori; dunque, in classe G che saranno le prime ad essere obbligatoriamente riqualificate. Purtroppo, l’attuale vostra classe energetica raggiunta post riqualificazione non è detto che sia la medesima che sarà adottata a partire dal 31 dicembre 2025 che è dietro l’angolo, dove la normativa EPBD prevede che tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea dovranno dotarsi di un nuovo modello con certificati APE che dovranno essere basati su una scala dalla A alla G, dove la lettera A corrisponde agli edifici a emissioni zero e la lettera G corrisponde al 15% degli edifici con le prestazioni peggiori del parco immobiliare nazionale. Nella classe A verrà introdotta la categoria “A0” corrispondente agli ZEB, “Zero Energy Building” e che equivale a quei fabbricati nel quale il fabbisogno di energia è interamente coperto da fonti rinnovabili generate in loco da una comunità di energia rinnovabile o da un sistema di teleriscaldamento e teleraffrescamento . Viene ipotizzato anche di assegnare un “ ” alla classe A per quegli edifici che, oltre ad aver conseguito il titolo di Zero Energy Building, offriranno un ulteriore contributo alla rete energetica, prodotto localmente tramite fonti energetiche rinnovabili. E qui appare evidente come si trasformeranno le nostre classi energetiche. Nel video vi spiego ipotesi e strategie che evidentemente si celano dietro a questo scenario… Spero che il video sia di tua utilità e per questo ti chiedo la cortesia di condividerlo e darne ampia visibilità per consentire ad un più ampio pubblico di essere informati come lo sei tu ora. Se non lo hai ancora fatto, ti chiedo di iscrivervi al canale. Questo mi dimostrerà il tuo apprezzamento per i contenuti che sto continuando a produrre. Per il momento da Diego Santi è tutto. Al prossimo video. Case Green ecco gli OBBLIGHI europei. Requisiti e scadenze MA CON QUALI SOLDI? ******************************************************** Iscriviti al canale per vedere altri video come questo: FacebooK: ******************************************************** NON DIMENTICARTI DI ISCRIVERTI AL CANALE E LASCIA UN BEL LIKE ********************************************************
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