Decalogo II - Non nominare il nome di Dio invano

Dorota è una donna in crisi. Suo marito Andrzej è in fin di vita all’ospedale, e da poco lei ha scoperto di aspettare un figlio dal suo amante. Se suo marito vivrà, lei dovrà sbarazzarsi del figlio della colpa, se invece morirà, allora Dorota potrà cominciare una nuova vita con il suo amante. Il primario dell’ospedale che ha in cura il marito di Dorota è anche suo vicino di casa (abitano entrambi nelle stesse grigie palazzine viste nel Decalogo 1). Dorota fa pressioni al medico per sapere del futuro di suo marito, in modo da orientare la sua scelta se portare o meno avanti la gravidanza. Sentendo che Andrzej è prossimo alla fine Dorota insiste “Lei me lo deve giurare“.
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