Dr. Tom Cowan / radiazioni elettromagnetiche, coronavirus, rete 5G / citazioni di Rudolf Steiner

In inglese (english) Sub. italiano, français In questo canale è permesso di commentare nei limiti di un linguaggio civile. Qualsiasi commento con tono minaccioso o offensivo verrà cancellato automaticamente. Servitevi dei link per avere un’idea sulla tecnologia 5G ,-installati-200-000-lampioni-antenne-wireless-ignorato-l’appello-dei-medici Con il 5G verranno installate nuove antenne a migliaia, sempre più minuscole, magari nascoste nei tombini, annidate dentro ai lampioni o installate sui nostri stessi palazzi. Cosa sappiamo degli effetti a lungo termine dell’elettromagnetismo? Siamo sicuri che le Istituzioni stiano facendo tutto il necessario per veder rispettato il principio di precauzione? In Belgio, a Bruxelles, la politica ha detto no, perché i cittadini non sono cavie da laboratorio (esattamente con queste parole). Gli italiani, per i nostri politici, valgono di meno? EXXON VALDEZ. La nave, lunga 300 m larga 50 m e con un pescaggio di 27 m, aveva lo scafo in acciaio, pesava tonnellate, disponeva di un motore diesel da cavalli vapore (24 MW) e poteva trasportare fino a 1,48 milioni di barili ( t) di petrolio ad una velocità di 16,25 nodi (30 km/h). È stata costruita a San Diego, consegnata alla Exxon nel dicembre 1986 e destinata al trasporto del petrolio dal terminal dell’oleodotto del consorzio Alyeska situato a Valdez, in Alaska, negli Stati Uniti. Il 23 marzo del 1989 la petroliera lasciò il terminal di Valdez in direzione sud, attraversando lo stretto di Prince William carica di petrolio. Il comandante chiese al locale comando della guardia costiera di cambiare rotta per evitare alcuni piccoli iceberg. Per una serie di equivoci nella linea di comando vi fu un cambio di rotta effettuato troppo lentamente e la nave urtò contro una scogliera (Bligh Reef), disperdendo nell’ambiente circa m³ di greggio e inquinando km di coste. Migliaia di animali perirono a causa della fuoriuscita, la stima fu di uccelli marini, lontre, 300 foche, 250 aquile di mare testabianca, 22 orche e miliardi di uova di salmone e aringa. I danni ambientali che ne conseguirono costrinsero il governo degli Stati Uniti a rivedere i requisiti di sicurezza delle petroliere e ad assegnare i costi delle operazioni di pulizia della costa alle compagnie petrolifere. Nel 1991 la ExxonMobil fu condannata in sede civile e penale per oltre un miliardo di dollari, il maggior risarcimento fino ad allora mai registrato per un disastro industriale (superato nel 2012 con i 4,5 miliardi pagati dalla BP per l’incidente della Deepwater Horizon). Le operazioni di ripulitura delle coste costarono alla Exxon circa 2 miliardi di dollari, coperti in gran parte delle assicurazioni. L’incidente alla petroliera ha rappresentato uno tra i maggiori disastri per l’ecosistema, sebbene sia stato - per gravità - assai inferiore al disastro provocato dall’incendio della piattaforma Ixtoc 1 nel Golfo del Messico nel marzo 1979 e a quello della Deepwater Horizon.
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