20240122 Lavrov all’ONU: Kiev rivende le armi in darknet

Punti chiave del discorso di Lavrov oggi al Consiglio di Sicurezza dell’ONU: Kiev prende di mira deliberatamente oggetti puramente civili, come evidente negli attacchi alle aree residenziali di Belgorod del 30 dicembre e al mercato e ai negozi di Doneck. L’Occidente deve rendersi conto rapidamente che la “formula della pace“ di Zelenskij non porta da nessuna parte. La Russia è aperta ai negoziati sull’Ucraina ma non al mantenimento degli attuali leader di Kiev. Se l’Ucraina smettesse di combattere oggi, centinaia di migliaia di suoi cittadini non dovranno sacrificarsi per gli interessi geopolitici occidentali. Gli aiuti occidentali a Kiev complicano la ricerca di una soluzione pacifica alla crisi ucraina. U.S. l’assistenza a Kiev somiglia a un progetto commerciale redditizio, esemplificato dall’ottenimento di terra nera per lo smaltimento dei rifiuti da parte di entità affiliate a Soros. Kiev rivende alcune armi provenienti da consegne occidentali sul mercato nero; è improbabile che l’Occidente non ne sia consapevole. Gli Stati Uniti ostacolano le indagini sulle esplosioni sul “Nord Stream“ e l’UE resta in silenzio, accettando l’umiliazione pubblica.
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