L’economia parassitaria degli Stati Uniti | Alessandro Volpi

Secondo i dati pubblicati dal Bureau of Economic Analysis lo scorso 26 giugno, alla fine del primo trimestre del 2024 gli Stati Uniti accusavano una posizione finanziaria netta negativa per 21,28 trilioni di dollari, a fronte dei 16,93 trilioni registrati nel quarto trimestre 2023. Un ammontare assai cospicuo, pari all’80% circa del Pil e prossima in valore assoluto alla somma delle posizioni finanziarie nette di tutti i Paesi debitori del mondo. Più specificamente, le attività sono cresciute su base annua di 3,24 trilioni di dollari (da 32,54 a 35,78 trilioni), a fronte di un incremento delle passività dell’ordine di 7,59 trilioni (da 49,47 a 57,06 trilioni). Gli Stati Uniti continuano in altri termini a importare enormi volumi di capitale straniero, prevalentemente sotto forma di investimenti diretti e di portafoglio (acquisto di titoli del Tesoro, obbligazioni societarie e azioni al di sotto del 10% del capitale azionario complessivo). A trainare il processo sono gli alleati internazionali d
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