1866 storia di una truffa tutta italiana

Un video dettagliato di come i Savoia hanno gestito quella che doveva essere una annessione del territorio della fu Repubblica della Serenissima all’Italia. Da un bilancio positivo in due anni sono riusciti ad andare in rosso e accumulando debito pubblico senza interruzioni con una farsa nelle elezioni che racconta correttamente sull’indole “italiana“ di governare popoli e genti che hanno altre origini al loro servizio. A distanza di oltre 156 anni l“Italia“ è diventata una nazione sempre più divisa e allineata al pensiero unico globalista di falsi profeti e politici incapaci che trattano il popolo come un mucca da mungere e da controllare per i loro scopi economici e commerciali. Il nostro popolo, quello veneto, friulano, mantovano e di altre provincie che facevano parte del territorio della Serenissima sono state fagocitati in un disegno di conquista imposta e antidemocratica, in cui i votanti erano costretti a votare a favore contro la loro volontà e coloro che hanno votato no, sono stati fatti emigrare forzatamente in Sudamerica. Ancora oggi esiste una comunità di veneti che hanno ottenuto il riconoscimento della loro lingua autoctona in una cittadina del Brasile mentre in Italia si pensa all’Europa dei burocrati non eletti che sono al servizio dei poteri forti, del WEF e dei gruppi di potere come la Commissione Trilaterale, l’Aspen Institute, la Fabian Society, il gruppo Bilderberg e altri. Una storia che potrebbe cambiare se solo il popolo della Serenissima conoscesse la legge 212/2010 che permette un ridisegnamento totale del nostro territorio e delle sue istituzioni che quando ha votato il referendum per l’autonomia ha raggiunto una percentuale altissima, dove i si hanno raggiunto il 98,1%, fonte: Ovviamente la TV, più comunemente definibile la scatola delle bugie, attraverso le scuole e le istituzioni propone e propina vaccini salvifici e invio delle armi in Ucraina, accoglienza di immigrati e difesa degli stranieri come priorità della politica “italiana“. Non si può essere italiani solo quando gioca la nazionale di calcio o quando vince qualche atleta alle Olimpiadi, ma comprendendo il distacco siderale tra la politica e il popolo, dove la politica non è al servizio del popolo ma si serve del popolo per i loro interessi personali e dei gruppi parlamentari che rappresentano. Il territorio che mi appartiene e appartiene alla mia famiglia, da parte di padre, nonno e altri avi è una storia tutta da conoscere nel profondo con più di mille anni di progresso e armonia tra i popoli e le genti che l’hanno vissuta e che hanno fatto di un modello virtuoso conosciuto nell’intera area mediterranea e dell’Europa. Appartenere a questa storia è un onore e finché avrò vita nel mio cuore albergherà la mia patria, la Serenissima Repubblica, nella speranza di risvegliare le menti e i cuori di coloro che onorano i nostri avi che ci hanno dato la possibilità di un mondo migliore e della valorizzazione dei territori. A tal proposito ho scritto un libro importante che vi invito ad acquistare e a leggere attentamente: Un libro più volte idealizzato e pensato per dare una risposta a un sistema di governo del territorio che possa diventare un modello per ogni realtà, non solo a livello locale in Italia, ma in tutto il mondo. Una proposta libera e controcorrente dove i valori storici, le caratteristiche peculiari fatte da persone e risorse del territorio, possano diventare il motore per un benessere diffuso e una prosperità non solo fatta di economia ma di sogni e di aspirazioni di tutte le genti a vivere serenamente nella condivisione di pensieri, socialità, talenti e valori umanistici. Dove le persone sono al centro della esistenza e della prosperità del proprio territorio, in armonia con l’ambiente, al fine ultimo del rispetto e della interazione terra-uomo nel miglior modo possibile. Perché può esistere un cambiamento radicale ed epocale se viene alimentato dai migliori sentimenti e talenti di ognuno di noi, in un unico progetto di economia circolare dove tutti possono avere vantaggi e benessere. La mia idea non è utopia ma una proposta concreta di cambiamento radicale per un mondo migliore. La mia posizione non è contro qualcuno ma per favorire lo sviluppo di un modello virtuoso e del DNA autoctono del popolo della Serenissima che può diventare un cambiamento epocale a favore di tutti ma rispettando le caratteristiche e le peculiarità tipiche dei nostri territori. Viva la Serenissima, viva San Marco! Valerio Rossi, formatore, saggista e divulgatore digitale. Cittadino veneto.
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