MOLON LABE - BONAVERI

MOLON LABE - Testo Il gran padrone della narrazione ha riferito a tutta la nazione che avremmo dovuto fare sacrifici per conseguire un bene superiore. Alla domanda di una giornalista se anche il suo nome fosse nella lista, parlò di privacy ed economia mentre qualcuno la portava via. La commissione beni superiori mostrò un rapporto costi benefici tutta la stampa prese ad applaudire testimoniando di essere felici, qualcuno in estasi iniziò a pregare e qualcun altro gli gettava un fiore: tutti volevano contribuire per realizzare il bene superiore. Il primo ostacolo da superare è l’idea folle di essere persona: un corpo libero si può ammalare per scelte errate, e non è cosa buona. Quello che siamo è proprietà di stato così sarà per ogni nostro avere: esser felici, ci hanno assicurato, è avere nulla e nulla possedere. Dove eravate quando è iniziato questo scempio infinito: sia maledetto il vostro televisore e il vostro reality preferito. Credevate di fottere e vi hanno fottuto ditemi adesso che impressione vi fa esser nei panni del discriminato che avreste imprigionato poco tempo fa. Il passaporto l’hanno revocato (nel metaverso non è consigliato), anche la casa è STATA pignorata perché la proprietà non è PIù privata. Il mio vicino, di livello otto, pensa che io sia diventato matto: mi son permesso, pena la galera, di passeggiare in giro fino a sera. Non lo spaventa tanta sfrontatezza, ciò che lo terrorizza è la certezza che altrI possano scendere per strada e respirare, vada come vada. Mi ha denunciato e avendone le prove sarà promosso al livello nove. Ecco, l’ho fatto, ho aperto questa porta: vi lascio tutti, e me ne vado a Sparta. Non è servito spargere terrore per soffocare la nostra libertà. Nessun leone teme di morire, chi è nato pecora, pecora morrà. MOLON LABE, MOLON LABE, MOLON LABE, MOLON LABE
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