Fedez: il giullare del potere che si finge ribelle

Per sostenerci: PayPal: Oppure invia una donazione a @ PostePAY su questa carta n° 4023 6009 6490 4215 intestata a Arnaldo Vitangeli Bonifico bancario: IBAN IT21A0306903215100000005039 intestato a Società Editoriale Finanza Srl Banca Intesa Sanpaolo ______________________________ Il primo maggio è andata in scena l’ennesimo squallido teatrino di propaganda del politicamente corretto, la nuova religione delle élite. In un momento in cui i diritti del lavoro sono calpestati in maniera brutale, e le conquiste di secoli di lotte dei lavoratori sono cancellate, la rai ci propina un concertone con sedicenti artisti, come Fedez, che sono la quintessenza del modello ultra capitalistico. Ma la telefonata di una dirigente rai, che invitava il rapper a evitare di fare nomi di politici, furbamente registrata e diffusa dallo stesso Fedez, ha causato un putiferio e ha fatto parlare di censura. Mentre in Francia i lavoratori si scontrano con la pol
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