Ucraina, in piazza per l’altra verità: “Pulizia etnica nell’est appoggiata dall’Occidente“

Un sit in di protesta di una parte della Comunità ucraina in Campania, vicina alle posizioni filorusse, come ogni domenica, per chiedere ai media “di dire la verità sulla crisi ucraina“. Quale verità? In questi giorni l’opinione pubblica è scossa dall’abbattimento del boeing 777 della Malaysia airlines, con accuse reciproche tra il governo russo e il governo di Kiev, mentre nel Paese ci sono scontri tra la parte orientale, di cultura e influenza russa, e la parte occidentale; il governo di Kiev, di estrema destra e guidato da Poroshenko, sta attuando una repressione durissima contro la popolazione dell’Est, nelle quali c’è una massiccia presenza di separatisti filorussi. La popolazione dell’Ucraina, orientale, intanto accusa: “Ci sono squadre neonaziste insieme all’esercito di Kiev, e i bombardamenti stanno massacrando la nostra popolazione. E’ un genocidio e questo governo nazista è appoggiato dalle potenze occidentali, America in testa“. Sullo sfondo di questo scenario, gli accordi del governo ucraino con le multinazionali energetiche Shell e Chevron per l’estrazione di gas dalla regione ucraina del Donbass, che si trova nella sfera di influenza russa ed è una delle più colpite dalla cruenta repressione. A Napoli sono per lo più donne, madri di famiglia, che sentono di precisare di non essere separatiste né filorusse, “come voi intendete. Vogliamo solo la pace nel nostro Paese“. Tutte hanno parenti, mariti, figli in Ucraina: due di esse ci raccontano l’ultimo drammatico bombardamento.
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