ROYAL AIR FORCE CONTRO LUFTWAFFE. LA BATTAGLIA DELLA RUHR

Oggi ci occupiamo della battaglia della Ruhr e vi presentiamo un documentario della serie Clash of Warriors, realizzata nel 2002 dalla britannica Nugus/Martin Productions, per la regia di Jonathan Martin e la sceneggiatura di Ian Passingham. Il filmato si intitola «Harris vs Kammhuber - Strategic Bombing». Nel nostro paese è stato disttribuito da De Agostini. Tra il 5 marzo e il 26 luglio del 1943, nell’arco di 5 mesi, la Royal Air Force dà il via ad una massiccia campagna di bombardamenti aerei contro le città e le industrie tedesche ubicate nel bacino della Ruhr, una regione ricca di miniere e impianti produtivi che deve il suo nome al fiume che la attraversa. L’operazione è stata ideata dal responsabile del Bomber Command, il Maresciallo dell’Aria Capo Arthur Travers Harris. Harris è noto fra i suoi uomini con due soprannomi; un è «Bomber Harris» ovvero Harris il Bombardiere; il secondo è molto meno simpatico: Butcher Harris, e cioè ERRIS il Macellaio. Arthur Travers Harris è l’ideatore dell’Operazione Millennium, un attacco contro la città di Colonia, portato con più di mille bombardieri, 1047 per l’esattezza, decollati da 52 areoporti diversi. Quadrimotori pesanti “Lancaster“, “Halifax“ e “Stirling“, bimotori pesanti “Manchester“ e “Wellington“, bimotori leggeri “Hampden“, “Whitley“ e “Blenheim“.In 898 arrivano sul bersaglio sganciando 1455 tonnellate di bombe. 39 vengono abbattuti. Gli altri sono statoi costretti a rientrare per noie meccaniche. Per fermare i suoi attacchi i tedeschi hanno due strumenti l’artiglieria contraerea e i caccia intercettori. In questo particolare scontro a svolgere un ruolo primario sarà soprattutto la caccia notturna. Il comando della difesa contaerea tedesca viene affidato un valente pilota della Luftwaffe il generale Josef Kammhuber, il primo ufficiale a raggiungere questo grado proprio nell’ambito della specialità della caccia notturna. La storia del bombardamento aereo ha una data d’inizio ben precisa: il 1° novembre 1911 quando un ufficiale italiano, il tenente Giulio Gavotti, da bordo del suo Etrich Taube lascia cadere tre bombe Cipelli sulle truppe turche accampate ad Ain Zara e 1 sull’oasi di Tripoli. Durante la prima guerra mondiale il bombradamento aereo è soprattutto di natura tattica, volto cioè a colpire obiettivi avversari sul campo di battaglia per supportare le truppe amiche. Tedeschi, inglesi, italiani e russi attuano anche i primi tentativi di bombardamento strategico, contro obiettivi lontani dal fronte, impiengando dirigibili e arei plurimotori. La dottrina del bombardamento strategico si sviluppa poi tra le due guerre, essenzialmente a livello teorico, con i lavori di Billy Mitchel negli Stati Uniti e di Giulio Dohuet in Italia, per affermarsi sopratutto in Inghilterra e negli Stati Uniti. I tedeschi invece non considarano l’importanza dei bombardamenti pesanti a lunga distanza per concentarsi invece sul bombardamento in picchiata che ottima prova di se - per la sua precisione - dà durante la guerra di Spagna con velivoli come il famossisimo Junkers Ju 87 «Stuka». Durante la seconfa guerra mondiale i tedeschi tedeschi impiegheranno il bombardamento strategico nell’estate del 1940 per fiaccare la resistenza britannica. L’operazione Adlerangriff , Attacco dell’acquila, inizia 13 agosto 1940. La Luftwaffe concentra i propri attacchi sulla parte meridionale del paese con l’obiettivo di ditruggere la RAF. Agli attacchi diurni sugli aeroporti militari fanno seguito - a partire dal 19 agosto - pesanti bombardamenti notturni contro porti e complessi industriali. I velivoli tedeschi attaccano anche i sobborghi della capitale britannica. Hitler però non ha mai spinto per lo sviluppo in Germania di una vera aviazione da bombardamento strategico dotata di macchine adatte allo scopo. Hitler non ne capisce l’importanza. Per lui il bombardamento ha soprattutto un valore politico e psicologico: è insomma un’arma di terrore che deve spingere l’avversario a più miti consigli. Per gli angloamericani invece è essenzialmente uno strumento di guerra economica che serve prima di trutto a far crollare la capacità produttiva dell’antagonista e - in seconda battuta – a fiaccare moralmente l’avversario facendo venir meno sua voglia di battersi. La fiducia del Fuhrer nel successo dell’operazione Adlerangriff si eaurisce in fretta. È quasi infastidito dall’incapacità della Luftwaffe di danneggiare seriamente le industrie britanniche e lamenta il fatto che gli obiettivi prescritti non vengono colpiti. Presto in lui svanisce anche l’illusione che il popolo tedesco sarebbe stato risparmiato dai bombardamenti alleati e reagisce alle incursioni in arrivo dall’Inghiterra - che interpreta come azioni terroristiche - con un cambio di strategia.
Back to Top