Scandalo Ue, un condannato come difensore dei “valori europei”

Scandalo Ue, un condannato come difensore dei “valori europei” In questi giorni, prima delle meritatissime vacanze estive, all’Europarlamento si parla sostanzialmente solo del pacchetto legislativo del governo ungherese a difesa dei bambini, anti pedofilia (anti Lgbt per chi non sa leggere o ha pregiudizi politici o è pagato per dirlo). Contemporaneamente in Italia si discute del Ddl Zan. La rete Soros Gyorgy, anche del figlio Alexander, ha lanciato il più grande attacco al conservatorismo di Orban dai tempi dell’ondata migratoria del 2015, ancora prima che le nuove leggi fossero state pubblicate in lingua ungherese (come denunciato dal ministro Szijjártó Péter). C’è chi vuole accelerare con l’articolo 7, c’è chi usa appellativi vergognosi contro un capo di governo, chi vuole togliere i fondi europei a chi “discrimina”, chi vuole “affamare” i parassiti magiari, chi vuole il Paese di Visegrád in ginocchio, chi vuole bocciare il cosiddetto Recovery Plan nazion
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