Ddl Zan: da Povia alla “legge omofoba” di Orban

Ddl Zan: da Povia alla “legge omofoba” di Orban Una nuova cortina di ferro, questa volta culturale, di religione, divide idealmente l’Europa. Da un lato il potere dell’ideologia Lgbt, dall’altro quello cristiano conservatore. Bruxelles, Roma, Parigi, Berlino contro Budapest, Varsavia, Mosca. L’Italia discute del Ddl Zan, ufficialmente volto a contrastare soprattutto l’odio etnico, sessuale. C’è chi ha il coraggio di opporsi, di dire la propria, nell’ovest democratico, liberale e tollerante. Sto parlando del cantante Giuseppe Povia, del suo video recente in cui si scaglia contro Fedez e Zan (sulla discussione del cambio di sesso in tenera età): “la sinistra? “Anni di Gramsci, di Togliatti, di Hegel, di Marx, che non si sarebbero mai sognati di violare la mente dei bambini. Per carità, potete seguire questa gente, potete dargli spazio tutti ne hanno diritto, ma non potete dirmi che quello che dicono è giusto. Fedez tu ti devi vergognare di dare spazio a questa gente. Alessandro
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