Putin ha stravinto anche grazie all’Occidente

Le elezioni presidenziali in Russia hanno confermato, per la quinta volta consecutiva, Vladimir Putin alla guida del Cremlino, con l’87% delle preferenze. L’affluenza è stata pari al 73%: un “profondo significato politico“, commenta Fiammetta Cucurnia, giornalista esperta di Russia. “I russi sono andati a votare per mostrare che la Russia esiste, è compatta e non è come noi la dipingiamo“.  Diversi i video che sono girati sul web in questi giorni in cui si vedono militari entrare dentro i seggi elettorali, controllando le schede degli elettori: “ho seguito le elezioni da Mosca, probabilmente è un video fake, ma alcuni amici russi mi hanno che solo in Italia potevamo credere a delle immagini simili“. Secondo un rapporto dei servizi segreti tedeschi la Russia avrebbe intenzione di dichiarare guerra alla Nato, a partire dal 2026. L’analisi suggerisce che la Russia si stia preparando per un conflitto su larga scala con l’Occidente, indicato dalla riorganizzazione del suo esercito, dagli spostamenti delle truppe e dai dispiegamenti di missili nella parte occidentale del paese. Quanto dobbiamo allarmarci? Per Cucurnia “la Russia non vuole allargare il conflitto, vorrebbero delle garanzie che valgano davvero per tutti per tornare ad avere fiducia nell’Occidente“.
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