Tratto da: “Non piangete i morti” di Charles W. Leadbeater (Editrice Libraria “Ars Regia” – Milano). Edizione riveduta ed aggiornata a cura del Gruppo Teosofico Valdostano (Aosta – Giugno 1994).
Quando siamo addormentati, usiamo quel veicolo e quindi per i morti siamo svegli, mentre quando ci svegliamo ad essi sembra che ci addormentiamo, perché non prestiamo più attenzione e non possiamo più comunicare con loro. Come quando un nostro amico vivente è addormentato, noi constatiamo la sua presenza, ma non possiamo comunicare con lui. Così i morti si trovano nella stessa condizione: quando noi siamo svegli, essi sono consci della nostra presenza ma non possono comunicare con noi.
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