Cancel culture: Unilever, dopo “bianco“ e “sbiancante“ al bando il termine “normale“

Unilever, l’azienda titolare di oltre 400 marchi (tra cui Dove, Axe e Sunsilk) di prodotti per l’igiene personale, ha deciso di abbandonare il termine “normale“ presente sulle confezioni dei suoi shampoo: «La decisione - ha spiegato l’azienda - è uno dei tanti passi che stiamo compiendo per sfidare i ristretti ideali di bellezza, mentre lavoriamo per aiutare a porre fine alla discriminazione e per sostenere una visione più inclusiva di bellezza». Questa la giustificazione addotta dall’azienda. Censura, neolingua e furia iconoclasta si sono fuse nella ferocia antirazzista indetta dal Black Lives Matter: il movimento nato in seguito all’uccisione di George Floyd ha decretato la messa al bando di film perché considerati razzisti, sessisti, omotransfobici, («Variety», la rivista-culto americana per gli appassionati di cinema di tutto il mondo, ha pubblicato una lista di dieci film giudicati “pericolosi” da Via col Vento a Forrest Gump) , opere letterarie (da Dante a Lovecra
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