Tra decadenza e avanguardia - Stultifera Navis

Tra decadenza e avanguardia - Stultifera Navis Testo di Silverio Zanobetti Musica di Iris Faceto Silverio Zanobetti - voce recitante Alberto Zanobetti - sassofono Iris Faceto - viola da gamba Ligia Faceto - regia e video Testo: La decadenza è l’impossibilità di cadere, il rifiuto di tramontare, di realizzare una forma compiuta con un punto finale. Chi non sa cadere è l’esausto, chi non smette mai di finire, di trascinarsi atrofizzato. L’esausto affronta due condanne, alternative: o l’indolenza di un’attesa che lo rende immobile, bloccato nel fango di una melodia che si ingolfa o un turbine macabro in cui il ritmo si fa via via sempre più veloce ed iperbolico…da vorticoso a concitato a parossistico, fino ad una mostruosa distorsione acustica. A questo punto l’arte, la cultura si isolano dal vano tumulto mondano rifugiandosi nell’esoterico o nell’avanguardia. Che fare dunque? Aleksandr Blok, Agosto 1909 - Bisogna amare la cultura in modo tale che la sua morte non sia terribile (cioè sia anch’essa degna d’amore). Visione del mondo di chi è spaventato dal secolo, ma che ci vuoi fare? Ma al bordo della catastrofe e ai limiti dell’orrore ecco l’avanguardia. La sua violenza giacobina in un attimo subentra alla decadenza. L’innocenza che ci limitavamo a proiettare nell’infanzia torna a vivere nell’urgenza incandescente del presente, acrobata sugli attimi che ora ci attraversano. Ma la frenesia dell’avanguardia non è nient’altro che il contraccolpo dell’esausta decadenza. English translate: Decadence is the impossibility of falling, the refusal to set, to create a complete form with an end point. He who doesn’t know how to fall is the exhausted, he who never stops finishing, dragging himself along atrophied. The exhausted person faces two alternative sentences: either the indolence of a wait that makes him immobile, stuck in the mud of a melody that becomes swamped or a macabre whirlwind in which the rhythm gradually becomes faster and more hyperbolic... whirling to agitated to paroxysmal, up to a monstrous acoustic distortion. At this point art and culture isolate themselves from the vain worldly turmoil, taking refuge in the esoteric or the avant-garde. So what to do? Aleksandr Blok, August 1909 - We must love culture in such a way that its death is not terrible (that is, it is also worthy of love). Vision of the world of those who are scared of the century, but what can you do? But on the edge of catastrophe and at the limits of horror here is the avant-garde. Its Jacobin violence takes over from decadence in an instant. The innocence that we limited ourselves to projecting in childhood comes back to life in the incandescent urgency of the present, acrobat on the moments that now pass through us. But the frenzy of the avant-garde is nothing other than the backlash of exhausted decadence. 📣 Le avanguardie sono figlie bastarde della decadenza? Alla malinconica, erotica, velenosa, crudele e pallida decadenza segue, come una specie di contraccolpo, la giovinezza invecchiata, a tratti comica, dell’avanguardia. Sono forse necessarie opere che brucino se stesse abbandonando la vita, scomparendo, nell’attimo della loro manifestazione, senza lasciare tracce, senza che ciò sminuisca il loro valore? 📌 Riferimenti melologo: Aleksandr Blok, Taccuini Adorno, Mahler. Una fisiognomica musicale. Adorno, Teoria estetica.
Back to Top