Armi ucraine ad Hamas

Da Mosca Mark Bernardini per Visione TV. Siamo alla settimana del 16–22 ottobre 2023, proseguiamo con il notiziario settimanale dalla Russia. Buon ascolto, buona visione e soprattutto buona Visione TV. Ci sono numerosi hater e commentatori salottieri che, inevitabilmente, riducono le mie posizioni sul conflitto mediorientale o ad un essere filoisraeliano, o ad un essere filoterrorista. Lo riassumo in un ossimoro: sono stufo di essere un sionista antisemita. Non accetto quel che ha fatto Hamas (che non è il popolo palestinese), e non accetto quel che sta facendo Netanyahu (che non è il popolo israeliano). La mia posizione personale è: prendere ostaggi è da fascisti, ora come allora. Violentare e sgozzare è da fascisti, ora come allora. Viceversa, bombardare la popolazione per colpire i terroristi è da fascisti, ora come allora. C’è una fuga di armi dall’Ucraina. Il livello di corruzione in Ucraina è noto, è molto alto e il mercato nero è formato in modo tale che ci sono molti che vogliono comprare, e in Ucraina ci sono molti che vogliono vendere. Vendono tutto, tutto ciò che può essere venduto, tutto viene venduto: se è possibile vendere armi, si vendono anche le armi. Inutile dire che vendono sicuramente sui mercati internazionali attraverso i paesi dell’Africa e del Medio Oriente. Il mercato nero delle armi è fatto in modo che chi vuole comprarle le trovi, di terza o quarta mano. Le guardie di frontiera finlandesi hanno scoperto una perdita nel gasdotto Balticconnector. Ritengono che la causa dell’incidente sia stata un sabotaggio. Come previsto, subito ne è stata incolpata Mosca. L’Europa dipende ormai quasi interamente dalle forniture di gas americane. Dopo che i Nord Stream furono fatti esplodere, gli Stati Uniti sono diventati il principale fornitore, aumentando di quasi tre volte le vendite di gas naturale liquefatto. Ma recentemente i prezzi hanno cominciato a scendere e l’esplosione di un altro gasdotto ha scosso il mercato. E ha già portato a un aumento significativo dei futures dell’offerta. E’ abbastanza ovvio chi trarrà profitto da questo. Durante l’attacco terroristico da parte di Hamas, Sergej Gredeskul e sua moglie sono stati uccisi nella loro casa nella città di Ofakim. Sapete cosa vuol dire 81 anni? Vuol dire che era nato nel 1942, ancora non c’era stata manco la battaglia di Stalingrado. E sapete cosa vuol dire 1991? Vuol dire che con la dissoluzione dell’Unione Sovietica il suo Paese non esisteva più, fu così che, quarantanovenne, emigrò in Israele. Avrebbe mai potuto immaginare che 32 anni dopo sarebbe stato ammazzato da, presumibilmente, ragazzi che per età potrebbero essere suoi figli o addirittura nipoti? Oggi, una esecuzione poco ilare, davvero non ce n’è motivo. Poljuško-Pole, scritta negli anni ’30 del secolo scorso, nella versione strumentale di André Rieu con l’orchestra Johann Strauss ed il Trio di San Pietroburgo. Per questa settimana è tutto. A risentirci e rivederci, sempre su Visione TV! COME SOSTENERE L’INFORMAZIONE LIBERA DI VISIONE TV 🏦 BONIFICO BANCARIO: IBAN: IT65C0306916355100000009028 INTESTATO A: VISIONE TV SWIFT: BCITITMM CAUSALE: DONAZIONE 💳 PAYPAL E CARTA DI CREDITO: 📕 RIVISTA “Visione, un altro sguardo sul mondo“ 📚 ORDINA ORA ▶️ ISCRIVITI AL CANALE: 🔴 ED ATTIVA LE NOTIFICHE
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