Stop alla russofobia, parte la petizione su

La cultura è la più potente arma che abbatte i muri di odio e diffidenza tra i popoli. La cultura, quella autentica, non ha mai ucciso nessuno, non ha mai scatenato guerre, non ha mai instillato odio, discriminazione, razzismo, non ha mai condotto all’esaltazione della violenza, dell’oppressione e del genocidio. Piuttosto ha costruito ponti su quei viali della storia che l’umanità deve ancora percorrere per emanciparsi e raggiungere il suo sommo traguardo: la pace. Per questo siamo fermamente convinti che l’imposizione di limiti a tutte le varie forme in cui la cultura si esprime – l’arte, la musica, la pittura, il balletto, la letteratura, tra le tante – sia un atto violento, un atto fascista e pertanto inaccettabile. In questi giorni abbiamo appreso con sgomento di una petizione, promossa da cittadini ucraini in Italia e associazioni italo-ucraine, che chiede al sindaco di Milano Giuseppe Sala la sospensione delle opere russe dalla prossima stagione del Teatro A
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