DALL’ UCRAINA A GAZA, COSA SI TACE NEL NOME DELLE EUROPEE.

se aprite un qualsiasi quotidiano di queste giorni, sembra che la politica estera non esista più. Siamo tornati alle zuffe da politica interna, il clima delle europee è forte. ogni giornale ormai tristi megafoni delle aree politiche difende il suo araldo e si scaglia su quello altrui, Schlein, Conte, Salvini, elezioni truccate per 50 euro, candidature del comandane ultimo tutto, basta che si cominci a spostare i riflettori all’interno piuttosto che all’esterno. nel frattempo un gravissimo incidente alla centrale nucleare di Zaporizhzhia vede sul banco degli imputati Kiev, e non solo per le accuse del Cremlino, ma per le dichiarazioni della stessa AIEA. Isreale sposta le truppe terresti dal sud di Gaza, sia per l’imminente offensiva su Rafah, sia per prepararsi alle reazioni Iraniane, post attacco all’ ambasciata iraniana di Damasco in Siria, un allargamento del conflitto che apre lo scenario a conflitti asimmetrici e potenziali rischi anche per le capitali europee. Mentre
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