Cor nen va pian - Gipo Farassino

Poter tornare per un momento bambino, poter tornare a correre in mezzo alla via. Solo sotto il sole, in mezzo alla gente della mia borgata, senza sapere che giorno sia domani. Fare un po’ il “gagà” attaccato dietro ad un tram, con questa città che scivola sotto gli occhi. Correre d’un fiato su per le scale di casa, con gli occhi puntati al primo piano da dove mia madre mi dice: “Non correre, va’ piano!” Questa canzone brevissima scritta da Gipo Farassino e Carlo Cordara mi è sembrata perfetta per accompagnare una serie di fotografie in bianco e nero provenienti in parte dalla pagina facebook dedicata a “Torino sparita“ e in parte dall’archivio delle foto di famiglia, di noi ex bambini degli anni ’50-’60. Le immagini che riprendono persone “attaccate al tram“ sono state, per motivi di necessità, tratte dal Forum “Mondo Tram“. Ringrazio anche Massimo Grassi per l’utilizzo dell’ultima fotografia che ritrae lui e suo fratello mentre pilotano le automobiline a pedali che, fino a pochi decenni or sono, venivano noleggiate al parco del Valentino.