28/2/2024 Confessione di un Comunista II: “Non ho mai scritto, né letto, quel rosso libretto“

James Guillaume, un membro svizzero della congregazione socialista-comunista, scrive: “Non è vero che l’internazionale è una creazione di Karl Marx. Egli è rimasto completamente estromesso dai lavori di preparazione che è avvenuta tra il 1862 e il 1864..” Quindi sono altri gruppi di studio a preparare i lavori, ai quali non frega un fico secco dell’interesse, o dei diritti, o delle libertà dei lavoratori; gruppi di studio impegnati, piuttosto, a far ingrassare certe dinastie di BANCHIERI capitalisti, che acquistano poteri e ricchezze enormi istigando rivolte e rivoluzioni ovunque nel mondo, sempre con tecniche analoghe. Marx è un impiegato, un garzone di bottega che lavora per i suoi padroni illuminati. Nathan Rothschild gli passa un paio di assegni da qualche migliaio di sterline per il suo “socialismo” (gli assegni sono stati esposti al British Museum di Londra). Il Capitale Nel 1867 Marx scrive “il Capitale” che diventerà la bibbia, mai letta, della classe dei lavoratori; poco noto è il fatto che Marx scrive il Capitale incollando assieme i frammenti ideologici di altri pensatori più evoluti di lui, per esempio Weishaupt, Babeuf, Blanc, Cabet, Owen, Ogilvie, Hodgkin, Gray, Robert Thompson, William Carpenter, e Clinton Roosevelt).. E anche di quelli egli ha tratto frammenti presso il British Museum. Il secondo volume appare dopo la morte di Marx, nel 1885 e il terzo nel 1894; Questi due, cioè, il secoindo e il terzo volume, Sono entrambi redatti da Engels sulla base delle note “marxiane”...
Back to Top