“UN CUORE CHE BATTE“ Proposta di Legge di Iniziativa Popolare

VIDEO. E’ attiva, su tutto il territorio nazionale, un’importantissima Proposta di Legge di Iniziativa Popolare in difesa della Vita: “Un cuore che batte”. Si chiede l’introduzione, nell’ della Legge 194 del 78, del comma 1-bis, che prevede l’obbligo per il medico che effettua la visita che precede l’interruzione volontaria di gravidanza, di far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso. (più piano) Negli Stati in cui quest’obbligo è stato approvato, sono stati salvati migliaia di bambini. La maggior parte delle volte, la donna intenzionata ad abortire, non è consapevole della gravità della sua scelta, perché è indotta a pensare che nel suo grembo ci sia solo un grumo di cellule. Nel suo grembo, c’è invece il cuore di suo figlio che batte, ed è obbligo giuridico e deontologico del medico, che la donna riceva un valido consenso informato. Ogni bambino nel grembo, grida alla vita con il suo cuoricino che batte, ed è necessario che la società tutta, si ponga a difesa della vita del concepito - e del vero bene della donna. (più piano) La dottrina cattolica, ci esorta a sostenere proposte mirate a limitare i danni di una legge abortista, quando non fosse possibile scongiurarla o abrogarla completamente. Così facendo si compie un legittimo e doveroso tentativo di limitarne gli aspetti iniqui. Per presentare questa importante proposta di Legge in Parlamento, è necessario raggiungere almeno firme entro il 7 novembre. I moduli e tutta la documentazione necessaria per l’attivazione della raccolta firme, sono stati inviati tramite PEC (posta elettronica certificata) in tutti i comuni d’Italia. Telefona al tuo Comune di residenza, per sapere in quale ufficio e orari si può firmare e invita quante più persone possibili a farlo. Se nel tuo comune non è stata ancora attivata la raccolta firme telefona al 3467035866. “Viviamo un momento di lotta, da cui nessuno deve disertare, poiché ciascuno ha comunque almeno una delle tre armi: la preghiera, la parola, la penna”. Cardinal Carlo Caffarra Grazie di cuore per la collaborazione
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