“Ma se ghe Penso“ Alpino dai Cori uniti Monte Bianco,Soreghina,Gruppo Spontaneo Trall. a Bolzaneto

Bolzaneto (Ge) 22 settembre 2012 In occasione del III raduno di settore Valpolcevera l’Associazione Nazionale Alpini Ha organizzato al Teatro Rina & Gilberto Govi un concerto Alpino dei Cori “Ana Soreghina“, “Coro Monte Bianco“ e canterini della squadra di canto popolare Genovese “Gruppo spontaneo Trallalero“ Alla fine della bellissima serata i Cori Soreghina , Monte Bianco, canterini del Gruppo Spontaneo Trallalero,diretti dal maestro Lorenzo Cambiaso hanno cantato la canzone più cara ai Genovesi che è “MA SE GHE PENSO“ e sul palco del Teatro Govi di Bolzaneto c’erano più di cento coristi a cantarla,nel ritornello cantava anche il pubblico. Grazie agli amici Alpini,all’amico Eugenio Bruzzone del Coro Montebianco di avermi dato la fiducia di filmare momenti intensi che questo. “Ma se ghe pensu“ ( Ma se ci penso) di Margutti e Cappello divenne un inno d’amore e nostalgia per tutti i Genovesi, soprattutto in anni in cui l’emigrazione era molto forte. Ma se ghe penso (Ma se ci penso in italiano) è una canzone in lingua genovese, che è diventata ormai simbolo della musica e della presenza di Genova nel canzone fu lanciata in un primo momento con il titolo Se ghe penso, senza la congiunzione iniziale “ma“, aggiunta in un secondo momento non si sa bene quando e da chi. La paternità della canzone è invece sicuramente attribuibile a Mario Cappello (tanto per i versi quanto per la musica) mentre Attilio Margutti collaborò soltanto alla stesura musicale.L’anno di nascita del brano fu il 1925. La prima interpretazione del brano fu quella del soprano Luisa Rondolotti, che lo cantò al Teatro Orfeo, una sala genovese che oggi non esiste più.La canzone narra la storia di un genovese costretto a emigrare in America Latina in cerca di fortuna, ma ripensando alla bellezza della sua città e sopraffatto dalla nostalgia per essa, decide di ritornare.
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