DANIELE SERRA - TANGO DI SANGUE

DANIELE SERRA - TANGO DI SANGUE; tango di Amadei - Frati; 1931; DiscoGrammof. R 10297. BIOGRAFIA (da ) Non sono certi data e luogo di nascita di Daniele Serra. Luciano Ramo nel suo libro“Storia del varietà”racconta che il tenore sarebbe nato in Argentina, ma che dabambino si sarebbe trasferito in Italia (a Milano) perché i suoi genitori lavoravano lì. Tuttavia nell’autobiografia del tenore spagnolo Hipolito Lazaro, si racconta chenell’agosto del 1906, mentre egli stava prestando servizio militare nei pressi di Barcellona, avrebbe conosciuto Daniele Serra, che in terra di Spagna si guadagnava da vivere facendo probabilmente il sarto, mentre stava assolvendo ai propri obblighi di leva. I due si sarebbero poi nuovamente incontrati qualche anno più tardi, quando questi nel 1909 aveva già effettuato alcune registrazioni per l’etichetta spagnola“Favorite record”.Da tutto ciò si può dedurre ,essendo l’obbligo di leva allora fissato nell’età di diciotto anni, che Serra sarebbe nato all’incirca nel 1888, il che renderebbe compatibile anche la data del 1909 quale inizio ufficiale della propria carriera discografica avvenuta con il nome di “Don Daniel Serra”.Risalirebbe invece al 1911 il proprio trasferimento in Italia, ove cominciò a incidere per l’etichetta francese “Actuelle Pathè”, oltre che, ma in modo molto più sporadico per i marchi “Fonotipia”ed “Eaglephone”. È invece nel 1923 con la canzone “Ninna Nanna” di Odoardo Spadaro e Follia firmata da Borella-Rampoldi che il tenore firma il contratto con la multinazionale “La Voce del Padrone-Disco Grammofono“, gruppo al quale resterà legato sino al 1951, circa 1100 titoli (stima approssimativa). I suoi dischi dunque verranno distribuiti con il marchio Columbia (consociato alla VdP)negli Stati Uniti, e Victor per tutto il Sud America, ove godette sempre di una grandissima popolarità. In Italia tuttavia, durante la seconda guerra mondiale la sua stella andò rapidamente appannandosi. Nel 1943, Serra, sino ad allora utilizzato moltissimo dal Regime per le cosiddette canzoni del fascio e di propaganda, preferì trasferirsi negli Stati Uniti,paese ove già spesso si era recato nel corso delle sue frequentissime e fortunate tournée , che lo avevano portato anche in molti Stati dell’America Latina tra cui Brasile e Argentina . Nel corso della sua ultratrentennale carriera Daniele Serra ha duettato con molti protagonisti della discografia nazionale di quegli anni, tutti legati alla prestigiosa etichetta “Disco Grammofono” tra cui : Renzo Mori, Tatiana Menoti, Rosetta Ferlito, Dina Evarist, Marcela Suardo, Renata Villani, e in due rare incisioni, che noi abbiamola fortuna di possedere in archivio con Davide Serra: “Zingaro Nero” e “Ho detto al Sole”. Rare e praticamente introvabili invece le registrazioni effettuate da Serra in lingua Portoghese, realizzate dalla “Disco Grammofono“ inglese esclusivamente pe ril mercato latino. Nel libro firmato da Cesare Bardelli “Il principe dei baritono“ [Pubblicato in Italiada Azzali ], si afferma che Serra una volta trasferitosi negli Stati Uniti dopo il 1943 si sarebbe guadagnato da vivere impartendo lezioni di canto. Racconta Vera Bardelli(figlia di Cesare) che proprio Serra sarebbe stato l’insegnante del padre del qualea vrebbe seguito la carriera tra il 1956 e il 1979. In modo particolare Vera si sofferma nel suo racconto sul ritorno in Italia dell’ormai anziano tenore per una visita di lavoro a Venezia nel 1964, che avrebbe dato modo a Serra di riconciliarsi, seppur parzialmente, con la nostra Nazione che, dopo avergli conferito fama e onore per oltre vent’anni lo aveva emarginato e dimenticato come uno dei tanti personaggi “scomodi” di un periodo storico ingiustamente ritenuto tutto da dimenticare. Nel libro in questione non si fa menzione della morte dell’illustre cantante, ma informazioni non confermate tenderebbero a collocare questa intorno proprio al 1979 quando Serra avrebbe avuto circa novanta anni.
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