Vladimir PUTIN: come ha armato l’ECONOMIA RUSSA

Vladimir Putin, nome completo Vladimir Vladimirovič Putin, è nato nel 1952 nella città di San Pietroburgo, al tempo chiamata Leningrado. Viene da una famiglia piuttosto umile e da ragazzino, pare, si metteva spesso nei guai. Nonostante ciò era anche uno studente brillante, il che gli permetterà, secondo il sistema educativo sovietico, di essere selezionato per l’università. Nel 1970, quindi, inizia a frequentare l’università statale di Leningrado dove studia legge. Qui si lega al professore Anatolji Sobchak, che più avanti sarà anche il suo mentore nell’iniziare la carriera politica. Nel 1975 Putin ottiene la laurea e viene assunto dal KGB, i servizi segreti dell’URSS. Nel KGB Putin fa una buona carriera anche se, vista la natura di segretezza dell’ente, non sono noti i dettagli. È noto, però, che nel 1985 diventa uno degli agenti di punta incaricati di controllare la Germania Est. Quindi al momento della caduta del muro di Berlino, nel 1989, Putin si occupa proprio della Germania. Nel 1991, quindi, l’Unione Sovietica si scioglie ed il KGB viene smantellato, con gran parte degli agenti mandati a casa. Ovviamente anche la nascente Federazione Russa avrà un suo servizio di Intelligence ma con risorse molto ridimensionate rispetto a quelle del KGB. Putin comunque, pare, aveva lasciato il suo ruolo nei servizi segreti qualche mese prima della fine dell’URSS, non è chiaro se per sua iniziativa o per colpa dei primi tagli al budget. Dopo poco però, con l’aiuto del suo ex professore, Sobchak, viene assunto dall’ex Università di Leningrado, diventata Università di San Pietroburgo. Qui svolge il ruolo di responsabile delle relazioni internazionali dell’ateneo. Anche questo ruolo, però, dura molto poco. Sempre nel 1991, infatti, Sobchak viene eletto sindaco di San Pietroburgo e chiama Putin a far parte della sua giunta. Quando Sobchak perde le elezioni nel 1996 viene chiamato a lavorare per il governo centrale guidato da Boris Yeltsin. Nel 1997 diventa vice-capo dell’Ufficio Esecutivo del Presidente e nel 1998 viene messo a capo dell’FSB, i nuovi servizi segreti russi. Dopo solo un anno, però, lascia l’FSB perché Yeltsin decide di nominarlo Primo Ministro, dopo molti ri-impasti di governo causati da un periodo di crisi economica e da gravi scandali di corruzione. Poco dopo la nomina Yeltsin si dimette e Putin diventa Presidente provvisorio, ad interim, in attesa delle elezioni, a cui decide di candidarsi. Salito al potere, anche se solo con un ruolo provvisorio, Putin inizia subito a porsi come la classica figura de “l’uomo forte“, soprattutto nell’usare il pugno di ferro contro i ribelli indipendentisti ceceni. Soprattutto, però, riesce ad attuare delle riforme economiche che saranno fondamentali per risollevare la situazione in Russia, che negli anni ’90 era finita nel caos più totale. Per far funzionare la nuova economia di mercato russa, mette in atto le riforme pensate da Gaidar, ministro dell’Economia sotto Yeltsin che non era riuscito a metterle in pratica a causa degli scandali che hanno colpito il governo. La Russia, così, tornò a crescere ed a ritmi non da poco. Risultato, però, spinto oltre che dalle riforme dall’aumento dei prezzi di gas e petrolio, che valgono circa il 20% del PIL russo. Dopo il 2008, però, Putin interrompe le riforme per far funzionare meglio l’economia di mercato e fa dei passi in cui riavvicina il Paese ad un modello simil-sovietico. Infatti, nazionalizza tutte le aziende che considera strategiche per il Paese, riportando una forte presenza dello Stato nell’economia. Nel 2009, riprendendo l’espressione coniata da Goldman Sachs, crea anche il gruppo BRIC, con Brasile, India e Cina a cui si aggiungerà il Sudafrica, cambiando nome in BRICS. Poi, dalla guerra in Ucraina nel 2014, inizia una sempre più forte opposizione all’Occidente. Come reazione saranno applicate sanzioni economiche alla Russia ma ciò non farà ridurre l’atteggiamento ostile di Putin, fino alla nuova guerra in Ucraina iniziata nel 2022. INDICE: 00:00 Intro 00:34 Da dove viene Vladimir Putin 03:15 L’ascesa politica ed il punto di partenza 06:57 Le riforme correttive di Gaidar 11:46 Le ri-nazionalizzazioni di Putin 15:27 Le guerre FONTI: Banca Mondiale The Moscow Times BBC Britannica Autore: Cosimo Volpe Revisione Testo: Martina Ferraro Montaggio: Elia sartori Animazioni: Elia sartori Coordinamento: Edoardo Scirè #StartingFinance #Finanza #Economia Le Masterclass di Starting Finance: Le magliette di Starting Finance: I CANALI DI STARTING FINANCE: Instagram: Facebook: TikTok: @startingfinance Linkedin: Telegram: Sito:
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