Ave Maria in Aramaico

Il saluto tradizionale ebraico Shalom: “pace“, che con verbo o complementi sottintesi diviene “pace a Voi!“, “la pace sia con Te!“. Il testo originale, scritto in greco (Luca 1,28 e 1,42), lo rende con l’imperativo presente khàire (“rallegrati“). Ad esempio, in inglese sono ammesse e usate due traduzioni della parola iniziale: “Salute“ (inglese Hail) che riflette la traduzione latina, e “Rallegrati“ (Rejoice) che rende l’originale greco. La parola χαῖρε, khàire, ricompare nella Notte Santa fra le parole dell’angelo, che dice ai pastori: «Vi annuncio una grande gioia» (2,10). Ricompare – in Giovanni – in occasione dell’incontro con il Risorto: «I discepoli gioirono al vedere il Signore» (20,20). Nel greco classico e della koinè, gioia e grazia (chará e cháris, in italiano carità) sono due parole che condividono la medesima radice. Questo era il comune modo di
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